Elettricista Firenze News
Igienizzare i condizionatori
Dopo
l'estate è necessario praticare delle regolari pulizie
su condizionatori e climatizatori per far sì che
l'impianto sia sempre funzionante. Procedere circa la pulizia
dei condizionatori è consigliabile contattare un esperto in
quanto improvvisarsi sul momento potrebbe risultare pericoloso
per l'utente ed arrecare danni al vostro elettrodomestico.
Affidatevi all'esperienza della nostra azienda, vi invieremo un
tecnico specializzato che si recherà a casa vostra e interverrà
con professionalità.
Il tecnico innanzitutto scollegherà
l'alimentazione elettrica prima di qualsiasi intervento. In
seguito attuerà una minuziosa pulizia, passando
un panno umido sulla parte esterna e sul pannello interno. Per
proseguire all'interno, per la cui igiene vi sono
appositi detergenti. Dunque toglie il filtro
antipolvere, priverà il macchinario della polvere con
la bocchetta piccola dell'aspirapolvere, dopo effettuerà il
lavaggio vero e proprio, con sapone neutro e ripetuti passaggi
sotto l'acqua corrente. Poi antecedentemente alla ubicazione dei
filtri, igienizzerà la parte interna dello split da batteri,
muffe e cattivi odori adoperando uno spray idoneo. In seguito il
tecnico dopo aver trattato gli apparecchi interni, si dedicherà
alla pulizia profonda dell'unità esterna.
Questa dovrà essere pulita con un panno umido ed eventualmente
con prodotti specifici.
Sarà poi utile
proteggere l'unità dagli agenti esterni (pioggia, neve,
resine e sporcizia) coprendola con un telo. Esistono teli
appositi per la protezione di unità esterne in misure standard,
facilmente reperibili. Infine si dovranno togliere
momentaneamente le pile dai telecomandi, così da eludere uscite
di liquido dannoso per i circuiti elettrici. Dunque per pulire i
vostri condizionatori potete rivolgervi alla nostra azienda,
affidatevi a veri professionisti come noi, in
quanto apparentemente l'operazione da effettuare non risulta
complessa ma nell'atto pratico richiede l'intervento di una
figura professionale.
Le prese elettriche
L'installazione
delle prese elettriche è un'operazione importante,
dunque è preferibile non eseguirle con il faidate. Rivolgersi ad
un professionista è senz'altro l'opzione più indicata, prima di
procedere è bene individuare il punto in cui introdurre la
presa, in base alle esigenze personali ma anche considerando la
vicinanza con la scatola di derivazione. Infatti l'elettricista
che contatterete traccerà, partendo dalla scatola di
derivazione, una linea fino al punto in cui verrà installata la
presa elettrica. Il tecnico effettuerà dunque una scalanatura e
introdurrà un tubo di plastica poi quest'ultimo verrà inserito
nella scatola da muro. Sia il tubo che la scatola verranno poi
fissati mediante del cemento. A tal punto l'elettricista
arriverà alla seconda fase, è forse la più impegnativa, quella
in cui avviene innesto dei fili elettrici all'interno del tubo
di plastica. L'elettricista utilizzerà tre fili: fase, neutro e
messa a terra, lunghi da poter ricoprire la distanza tra la
scatola di derivazione fino alla presa. Sistemati i fili nel
tubo, per concludere l'operazione, andrà avvitata o applicata la
placchetta di protezione esterna.
Per far sì che
l'installazione delle prese elettriche venga eseguita nel
rispetto delle norme vigenti, nella tua
abitazione, è indispensabile osservare alcune importanti regole
che tutelino la nostra incolumità. In primis si deve essere a
conoscenza che esiste uno specifico numero di prese
consentite all'interno dei diversi ambienti. Ad esempio
in soggiorno è stimata la presenza di tre prese, quattro in
cucina, tre in camera da letto, una nell' ingresso e due nella
sala da pranzo. Mentre in bagno si dovrebbe eludere
l'installazione di molteplici prese elettriche, in quanto in
questa stanza sono impiegati in modo molto frequente acqua e
diversi elettrodomestici, come il phon. Dunque a tal proposito
viene concessa l'installazione di una sola presa,
preferibilmente a due fori, che andrà collocata ad una distanza
minima di un metro dal lavandino. In bagno, così come in cucina,
va inoltre preferito l'utilizzo di prese interbloccate ossia
costituite, oltre che dalla presa, anche da un interruttore che
scatta in automatico quando la spina viene staccata, eliminando
così il contatto elettrico.
Infine tutte le prese
devono essere ubicate ad un'altezza minima rispetto al pavimento
di circa quaranta centimetri, per eludere il contatto con
l'acqua qualora si dovesse verificare un allagamento. Essenziale
è l'installazione di un salvavita che tuteli gli utenti
dell'abitazione da gravi incidenti in caso di malfunzionamento
dell'impianto elettrico. Ad ogni modo per l'inserimento di prese
elettriche presso la vostra abitazione rivolgetevi ad un tecnico
specializzato nel settore, non ricorrete a soluzioni fai da te,
potrebbe rivelarsi altamente pericoloso. La nostra
azienda fornisce tali servizi a Firenze e Provincia da più di
trent'anni, contattateci con fiducia!
Installare il citofono
Tecnologicamente
evoluto dai design moderno o classico, il citofono
è un elettrodomestico irrinunciabile nella propria casa. Per una
perfetta installazione possiamo fornirti 365 giorni all'anno un
nostro tecnico esperto nel settore.
Il citofono
si interfaccia con l'impianto elettrico, dunque il
tecnico prima disalimenterà l'impianto elettrico di casa,
operando sull'interruttore generale prima di qualsiasi
intervento. Poi procederà all'installazione del modulo esterno
del sistema citofonico o videocitofonico. In seguito, per quanto
riguarda i cavi elettrici, procederà con estrema cautela
inserendoli in funzione della distanza da coprire. Generalmente
il cavo citofonico normale è costituito da coppie di cavi tutte
di uguale sezione. Alcuni produttori di cavi, in alcuni casi,
realizzano le coppie di cavi anche parzialmente attorcigliate.
Per quanto concerne l'alimentazione elettrica
il tecnico deve identificare due possibilità: quello nel quale
il trasformatore è installato o compreso nella cornetta e quello
nel quale il trasformatore necessità di una installazione
indipendente. Nella prima eventualità, il sistema citofonico
deve essere alimentato direttamente da una presa elettrica
ordinaria (220V-50 Hz). Nel secondo caso invece occorrerà una
installazione elettrica specifica. I tubi che includeranno cavi
elettrici possono essere inseriti sotto traccia oppure a vista.
Nel primo caso l’elettricista impiegherà dei tubi in pvc.
È bene schivare i raccordi elettrici tra i cavi
per il modulo esterno del sistema citofonico ed il modulo
interno. Per la sostituzione di un sistema citofonico esistente,
è meglio controllare il cavo già inserito, in particolar modo
assicurarsi che il numero di fili esistenti sia adeguato.
L'altezza di riferimento per l'unità
esterna è di 1,60 metri da terra, se è necessario utilizzeremo
scalpello e martello per l'incasso del modulo fissato con del
cemento, altrimenti si utilizzeranno le viti, con relativi
tasselli, in appositi fori realizzati preventivamente con il
trapano. La posa dei tubi nelle tracce realizzate sarà
completata con cemento di riempimento dopo averle bagnate e
stuccate, per favorirne la presa. In maniera analoga si
procederà per la posa del modulo interno, posando in opera il
supporto per il citofono o videocitofono, e terminando il lavoro
con le ulteriori rifiniture estetiche alla parete, se
necessarie. A questo punto possono essere infilati i cavi
elettrici, lasciando una ventina di centimetri di ricchezza
(lunghezza extra) degli stessi cavi per agevolare i collegamenti
elettrici secondo lo schema.
Luci a scomparsa da interno
Oltre
alle lampade di design, una valida alternativa
per illuminare la tua casa sono le luci a scomparsa,
che possono essere faretti da incasso o applique a muro.
L’illuminazione artificiale in casa è essenziale e non va
tralasciata specie durante le ristrutturazioni. Il settore
dell’illuminazione da interni si è completamente rivoluzionato,
pertanto non dobbiamo fossilizzarci solo sulle classiche lampade
e lampadari a vista, che possono essere sospesi, a terra, a
piantana o da tavolo.
Esistono infatti numerose
alternative e varianti di concepire l’illuminazione da
interni: luce che può essere diffusa dal soffitto come anche
dalle pareti. Queste luci, discrete ma potenti, spesso anche a
led e di lunga durata, a risparmio energetico ed orientabili,
sono le luci a scomparsa. Denominate a
scomparsa perché fino a che non vengono accese, quasi non si
percepiscono. Nel momento in cui si parla di luci a scomparsa
s’intendono faretti, luci a incasso,
che si inseriscono nel soffitto o in un controsoffitto di
cartongesso per esempio, o ancora vanno a creare disegni e
motivi essendo disposte sulle pareti di una stanza o di un
disimpegno. Le luci a scomparsa possono anche essere applique,
invece dei faretti che quasi si nascondono.
L’utilizzo
dei faretti a scomparsa da incasso nel
cartongesso è diventato oramai largamente diffuso. Infatti,
frequenti interventi nelle abitazioni, specie in quelle meno
recenti, che presentano altezze notevoli dei muri fino ad
arrivare al soffitto, hanno lo scopo di creare
controsoffittature per ridurre l’altezza del locale.
L’intervento del muratore, che con il cartongesso cambia i
volumi delle stanze, deve essere associato da uno studio e una
certa cura per l’incasso delle luci collocate sul soffitto. I
faretti da incasso sono una delle soluzioni più comode e
funzionali, utili ad illuminare rivolgendo il fascio di luce sui
punti focali degli ambienti.
Il più delle volte i
faretti, se orientabili, servono proprio come
una sorta di spot che va a illuminare non il totale della
stanza, ma specifiche zone o cose: un quadro
importante, un pezzo d’arredo di valore o l’ingresso. Le
possibilità per inserire questi faretti nella propria abitazione
sono infinite, infatti questi possono essere ubicati anche nel
pavimento o all’interno di pannelli, come quelli in legno. Una
volta posizionati saranno sobri ma efficaci per illuminare un
passaggio, integrandosi perfettamente con muri o pareti create.
Ci sono svariati modelli di faretti, fissi oppure orientabili.
Il design di questi faretti è essenziale, crea un’atmosfera soft
e rilassante.
L'importanza dei sistemi domotici
La
domotica consente di amministrare gli impianti
tecnologici presenti all'interno di una abitazione,
migliorandone il funzionamento e facendo sì gli ambienti della
casa più confortevoli e sicuri. Quando si progetta bisogna avere
cura per le esigenze di chi vive gli spazi abitativi, così che
una casa risulti accogliente ed proficua dal punto di vista
energetico. Inserendo un sistema domotico all'interno
della propria abitazione si ha la possibilità di
gestire anche da remoto, tramite telefoni cellulari, smartphone
e tablet, il riscaldamento, il condizionamento, l'illuminazione,
la chiusura di porte finestre e tapparelle, il videocitofono, il
sistema di videosorveglianza, etc.
Inoltre si possono
installare dei display touch screen, che
rendono possibile monitorare tutti questi impianti dall'interno
dell'abitazione. Tale gestione unificata della casa e degli
impianti, rende possibile la comunicazione tra i diversi sistemi
tramite la sofisticata e innovativa tecnologia dei dispositivi
domotici. Un esempio è offerto dal sistema domotico By-me, in
cui vengono selezionate una serie di funzioni importanti,
importanti per rendere l'abitazione un involucro intelligente
che comunicare con l'ambiente esterno. Con tali dispositivi è
possibile alzare e abbassare tende o tapparelle, impostare il
clima, gestire l'illuminazione e la diffusione sonora,
ispezionare gli accessi, esaminare le immagini delle telecamere
a circuito chiuso o dei posti esterni videocitofonici.
Si possono prestabilire delle funzioni:
1) accendere gruppi di lampade;
2)
regolare il clima in determinate condizioni climatiche o
crepuscolari;
3) impostare lo spegnimento di
tutte le luci all'uscita dall'appartamento per eludere sprechi
energetici;
4) attivare il sistema
antintrusione per far sì che l'immobile sia sicuro da possibili
effrazioni esterne.
L'impianto domotico dà ai suoi
fruitori anche l'opportunità di monitorare i carichi
energetici. Infatti, attraverso la supervisione di
apposite prese, i dispositivi di controllo sono capaci di
interrompere i carichi identificati come non prioritari,
scongiurando così i blackout qualora il prelievo di energia
oltrepassi i valori contrattuali. Per l'installazione
dell'impianto domotico a casa tua puoi contattare la
nostra ditta, un tecnico esperto si recherà dove ne avrai
esigenza per effettuare il lavoro richiesto.
Lavatrice: installazione e consumi
La
lavatrice è divenuto oramai un elettrodomestico vitale,
con l'innovazione tecnologica ha visto una grande
trasformazione. Innanzitutto partendo dalle dimensioni, più
ridotte dunque salvaspazio, poi nelle linee più essenziale e
nelle forme esteticamente più gradevoli. Anche dal punto di
vista dei materiali e delle funzioni
ha fatto grandi passi da gigante. La maggior parte delle
lavatrici sono infatti in acciaio inossidabile,
presentano una velocità più elevata della centrifuga, coperchi
in porcellana e comandi leggibili, più facili da usare e
disposti in modo logico. Non solo, per i più esperti in ambito
tecnologico, i modelli di ultima generazione sono addirittura
touchpad e con menu dotati di programmi
personalizzati.
Non di secondaria importanza sono da
ritenere la sostenibilità e la salvaguardia
dell'ambiente che hanno un ruolo fondamentale per la
nostra stessa esistenza. I nuovi elettrodomestici, pur dovendo
continuare ad assicurare la massima utilità nel quotidiano,
dovranno fronteggiare i problemi energetici e le esigenze di eco
sostenibilità ambientale. Anche per le lavatrici la continua
evoluzione tecnologica ha lo scopo di limitare la spesa
energetica e l'impatto ambientale. L'indicatore che
mette in evidenza le caratteristiche dei consumi e di rispetto
dell'ambiente per una lavatrice è l'etichetta energetica,
obbligatoria su tutti gli elettrodomestici. Anche per la
lavatrice è possibile ridurre il consumo energetico, grazie a un
utilizzo consapevole e appropriato.
Fare un uso
consapevole e responsabile della lavatrice è importante
per preservare la sua funzionalità nel tempo e per non
riscontrare sprechi inutili di energia elettrica. Non è
necessario arrivare a temperature troppo elevate per ottenere un
bucato pulito ed igienizzato. Si potrebbe ad esempio, per
evitare utilizzi errati dell'elettrodomestico:
-
prediligere programmi di lavaggio sui 40°- 60°, che conservano
inalterati i colori dei tessuti;
- usare la lavatrice
sempre a pieno carico. Fruire in secondo luogo dei programmi di
lavaggio a mezzo carico, che permettono comunque di risparmiare
sull'energia;
- impiegare una quantità di detersivo
adeguata alla durezza dell'acqua, senza mai esagerare, in quanto
si tende a usarne sempre più del necessario.
Infine nel
momento in cui si compera una nuova lavatrice bisogna accertarsi
che l'apparecchio sia dotato di dispositivi che garantiscono una
piena sicurezza d'uso. Bisogna adottare delle
accortezze per un migliore funzionamento che
assicuri una lunga durata all'elettrodomestico.
Fondamentale è l'ubicazione della lavatrice, è possibile
collocarla nella stanza da bagno o in casi estremi anche in
cucina.
L'importanza del salvavita
L'impiego
di dispositivi come gli interruttori differenziali,
più conosciuti come salvavita, ha visto un
notevole progresso. Il salvavita consiste in un dispositivo di
protezione la cui presenza è essenziale nei quadretti elettrici
di tutte le case. Per le applicazioni civili esso è di solito
tarato a 30 milliampere, si tenga presente che un milliampere è
un millesimo di Ampere. Così in un appartamento di circa un
centinaio di metri quadrati, con una fornitura dell'energia
elettrica monofase (230V e 50 Hz) per una potenza di 3 kW, si
impiega un valore di corrente di dieci Ampere.
Il
salvavita deve essere collegato con l'impianto di terra
dell'edificio, esso presenta uno o più puntazze
metalliche saldate nel terreno e unite da un conduttore che fa
capo ad un collettore nel quadretto elettrico. Al collettore nel
quadretto sono congiunti i collegamenti di tutte le carcasse
metalliche esistenti in casa, infatti succede che in caso di mal
funzionamento, un elettrodomestico possiede la propria carcassa
metallica che va sotto tensione elettrica, l'impianto permette
in tal modo di scaricare a terra la corrente di
dispersione da cui ne proviene. Inoltre poi se si dovessero
presentare dispersioni di corrente per motivi
differenti, il salvavita percependole blocca l'alimentazione
elettrica. Nel quadretto elettrico dell'appartamento veniva
effettuato il montaggio del salvavita al di sopra di tutti gli
altri dispositivi per tutelare le varie linee di forza
elettromotrice ed illuminazione.
Le normative
correnti, variante V3 della CEI 64/8, hanno determinato
la nuova modalità di uso dei salvavita. Tale variante ha tenuto
in considerazione l'esigenza nei moderni edifici, dal punto di
vista delle alimentazioni elettriche, vagliando l'esistenza di
apparecchiature con modalità diverse di funzionamento ed
assorbimenti diversi di corrente ed immissioni nell'impianto di
diversi tipi di corrente. Pertanto la normativa modificata
richiede all'installatore di classificare le apparecchiature
elettriche che ci sono in casa salvaguardando le corrispondenti
linee di alimentazione con un salvavita. Per l'installazione di
un salvavita nel tuo appartamento in fase di realizzazione, puoi
contattare la nostra azienda, un'elettricista qualificato si
recherà presso la tua abitazione per eseguire il lavoro ad hoc,
garantendo la tua tranquillità in casa.
Antenne, digitale terrestre e parabole satellitari
L'installazione
degli impianti di antenne TV, digitali terrestri e di
parabole satellitari, risulta da tempo uno degli interventi più
richiesti. Oltre alla bravura di un'elettricista abilitato in
questo specifico settore, fondamentale è la qualtà dei materiali
usati, che siano di ottima qualità, idonei sia per nuovi
impianti sia per revisioni.
Se devono essere installati
nuovi impianti, il tecnico si servirà di
criteri tecnici essenziali per individuare solo le frequenze
conferite al servizio di radio diffusione digitale terrestre e
satellitare ed evitando possibili interferenze
dei nuovi servizi LTE. Invece in riferimento agli
impianti già esistenti omologherà gli impianti
collegando o sostituendo antenne, centrali o filtri realizzati
esclusivamente per la rimozione delle interferenze
LTE, sia in impianti d'antenna indipendenti che in impianti
centralizzati di condomini e strutture aperte al pubblico, come
ad esempio alberghi, bar, ristoranti e così via.
I
tecnici usano strutture a larga banda per impianti singoli e
centrali programmabili o strutture a filtri diretti per
permettere la visione dei canali principali negli edifici. Poi
tramite misuratori di campo all'avanguardia e software speciali,
in seguito ad una stima del segnale ricevuto,
viene tratteggiato il progetto con il calcolo della
potenza del segnale recepito in base ai criteri
stabiliti dalla normativa. Per concludere per adoperare al
meglio la tecnologica dei dispositivi televisivi, così come il
decoder o gli apparecchi surround, servono due sistemi di
distribuzione: il collegamento dei cavi elettrici idoneo per la
connessione ad internet ed alla rete locale. Al momento del
montaggio o durante l'adeguamento dell'impianto d'antenna è
necessario stimare l'esecuzione di un impianto di cablaggio
strutturato necessario in ogni punto dove è presente una presa
TV.
Perché si verifica il corto circuito
Il
corto circuito consiste in una delle cause primarie di
malfunzionamento di un impianto elettrico di casa. Anche se
l'impianto è stato realizzato secondo le leggi e le norme
vigenti in materia, ciò non significa che si possa evitare in
assoluto il corto circuito. Le norme di riferimento
per la realizzazione degli impianti elettrici negli immobili
adibiti ad abitazione e degli impianti civili in generale sono
le CEI 64-8 i cui rispettivi aggiornamenti sono definiti come
aggiornamenti delle CEI 64-8, variante V3.
Il corto
circuito avviene come reazione fisica quando il filo di
fase ed il filo neutro entrano in contatto. Si ottiene
quindi una tensione nulla che non pone nessun ostacolo al
passaggio all'interno di quest'ultimi. Un corto circuito può
avvenire a causa di guasti o a causa della
realizzazione erronea di parte dell'impianto elettrico.
Si rischiano incendi o esplosioni che non devono mai essere
affrontati con acqua ma solo con estintori in CO2 o in polvere.
Il salvavita e i fusibili possono evitare un corto circuito o
limitarne i danni.
E' importante sapere che dopo
l'esecuzione dei lavori di realizzazione di un impianto
elettrico, per legge deve essere consegnato dalla ditta
interessata un documento di conformità che può far riferimento
ad un eventuale progetto esistente (progetto necessario, quando
si superano i 6 kW di potenza elettrica installata),
dichiarazione che è basata sulla legge 37/08 che ha sostituito
la 46/90.
Per realizzare il tuo nuovo impianto
elettrico o per il rifacimento del tuo vecchio
impianto rivolgiti con fiducia alla nostra ditta,
affidati a chi come noi ha più di trent'anni di esperienza nel
settore su impianti civili e industriali.
Climatizzatori e condizionatori a inverter
È
importante, quando si decide di installare un climatizzatore o un condizionatore a inverter,
che
sia efficiente al massimo per fruire sempre della giusta
temperatura. In estate, quando la
temperatura è molto elevata e ancor di più lo è l'afa, trovare
un po' di frescura è vitale. Inoltre va da sé che se la nostra
abitazione o il nostro ufficio sono in città, se sono esposti
tutto il giorno al sole, star bene o lavorare è un miraggio.
Fortunatamente una soluzione c'è: esistono linee di
climatizzatori a parete, funzionali, dal design essenziale e
soprattutto silenziosi, che risolvono non solo il problema del
caldo, ma anche quello del freddo. I climatizzatori, al
contrario dei condizionatori, sono apparecchi capaci di generare
aria fresca d'estate e aria calda d'inverno.
Condizionatori a inverter
Le alette orientabili, che possiedono tutti gli apparecchi e che
spingono l'aria sia orizzontalmente che verticalmente, possono
muoversi in ambedue le direzioni contemporaneamente o
singolarmente. Oppure possono essere interrotte e rivolte verso
un altro punto della stanza. La potenza del flusso d'aria emessa
viene distribuita in relazione alle necessità tramite il comando
DC Inverter.
Tali condizionatori consistono nella scelta più
idonea per coloro che vogliono ricreare nella propria casa una
temperatura ideale, che si mantenga in modo costante. Il
climatizzatore può essere guidato e programmato con il
telecomando a raggi infrarossi ad intervalli di mezz'ora o di
un'ora da 10 a 24 ore, in modo che si accenda o si spenga nel
momento più consono grazie al timer ON/OFF di avviamento
differito. Se poi si è fuori dalla propria abitazione, grazie
alla tecnologia SMART WiFi, è sufficiente inviare un sms per
controllare a distanza il climatizzatore. È da evidenziare che
tale servizio, moderno e dinamico, si installa in modo semplice
e veloce sul proprio Smartphone con una App.
Non
trascurabile infine è l'efficienza energetica degli ultimi
innovativi climatizzatori. Anche se improvvisamente per un
blackout la corrente dovesse andare via, al ripristino
dell'alimentazione elettrica la funzione auto-restart consente
al condizionatore di ripartire automaticamente con le
impostazioni date, per garantire il miglior comfort possibile.
La tecnologia Inverter limita al minimo la potenza di
assorbimento del compressore e, dopo che si raggiunge la
temperatura desiderata, essa viene mantenuta. Un'attenzione
particolare è rivolta anche al fattore inquinamento perché i
nuovi condizionatori sono privi di cloro. Per l'installazione
presso la tua abitazione di un climatizzatore o condizionatore
ad inverter rivolgiti con fiducia alla nostra ditta..
Impianto di raffrescamento
L'impianto
di raffrescamento deve essere ideato a seconda delle
caratteristiche proprie dell'ambiente domestico. Se lo si
ritiene opportuno bisognerebbe far installare, all'interno della
propria casa, un sistema che possa creare un clima ideale per le
proprie necessità. Appagare questo bisogno implica il contattare
dei tecnici esperti nel settore perché le varianti sono
innumerevoli e ciascun ambiente esige dei sistemi specifici per
economizzare energeticamente ed anche economicamente. Inoltre, è
opportuno dotarsi di strumenti che possano produrre un comfort
abitativo favorevole senza nuocere alla salute degli abitanti a
causa di veloci sbalzi termici.
La casa va dunque
climatizzata e si devono creare una serie d'operazioni
al fine di creare un comfort abitativo che faccia stare bene gli
utenti in estate con interventi di raffrescamento.
Di solito un impianto di climatizzazione è costituito da una
centrale di produzione, di trasformazione energetica, di una
rete di distribuzione fluidi vettori quale acqua o aria o gas
refrigeranti, elementi terminali di diffusione a convezione o
conduzione o irraggiamento, sistemi di regolazione del tipo a
centraline, cronotermostati e valvole termostatiche. Gli
impianti possono essere centralizzati nel
momento in cui s'inserisce una sola centrale di produzione che
va a connettersi, tramite una rete di distribuzione, ai
terminali inseriti in ogni ambiente. Oppure il sistema può
essere del tipo de-centralizzato cioè con
l'inserimento di unità di produzione per ogni singola stanza. In
più, il sistema può essere del tipo artificiale
se vengono impiegate fonti energetiche non rinnovabili quali
l'elettricità oppure naturale se s'impiegano mezzi rinnovabili o
si adotta un impianto di bio climatizzazione, di raffrescamento
passivo ad esempio. I dispositivi possono essere definiti
condizionatori se presentano la sola funzione
di rinfrescare un ambiente, climatizzatori a
pompa di calore se riscaldano, deumidificano e purificano
l'aria, assicurando benessere sia d'estate che d'inverno.
Utilizzare gli elettrodomestici risparmiando in bolletta
Usare gli elettrodomestici è indubbiamente una grande
comodità, ma sono necessari degli accorgimenti per evitare
bollette elettriche salate. I consumi legati all'utilizzo degli
elettrodomestici gravano per circa l'80% sulla bolletta
dell'energia elettrica. Risparmiare non significa rinunciare al
comfort ma prendere consapevolezza degli sprechi che si fanno.
Innanzitutto bisognerebbe prestare attenzione sin dall'inizio
alla progettazione della casa e agli elettrodomestici che
vengono inseriti.
Elettrodomestici: la scelta della classe energetica
Per limitare i consumi e le spese è essenziale, quando si mette
su casa, prediligere dei modelli che appartengano a una classe
energetica che garantisca risparmio. Le etichette energetiche,
che sono state modificate a partire dal 2011, sono obbligatorie
per tutti gli elettrodomestici che usufruiscono di energia. La
classe di consumo energetico, detta anche classe di efficienza
energetica, è una suddivisione della scala di consumi degli
elettrodomestici normata dall'Unione europea. Essa evidenzia i
consumi annuali in kWh di un elettrodomestico tramite lettere
dalla A+++ alla G. Le fasce di consumo di ciascuna classe
cambiano in base all'elettrodomestico. Ci sono tre nuove classi
nella scala energetica che individuano i prodotti a più basso
consumo (A+, A++ e A+++) oltre a pittogrammi che servono a
informare il consumatore sulle peculiarità e sulla prestazione
degli elettrodomestici.
Oltre alla scelta giusta
dell'apparecchio, è importante dove collocare e come impiegare
gli elettrodomestici in cucina. Nel momento in cui si decide la
disposizione della cucina e dei suoi elettrodomestici è bene
affidarsi ad un esperto. Questo consiglierà con competenza dove
posizionare il frigorifero, quando è possibile per ragioni di
spazio, nel punto più fresco della cucina o comunque
possibilmente lontano dal piano cottura. È necessario un po'
di spazio dal muro, di qualche centimetro, per assicurare una
ventilazione costante del motore. Ogni frigo, al suo interno ha
un termostato: per evitare inutili sprechi spesso non necessari,
andrebbe regolato su una posizione intermedia.
Per quanto
riguarda il forno vediamo che: quello elettrico consuma molta
più energia elettrica rispetto al microonde, che dimezza anche i
tempi di utilizzo. I modelli di lavatrice a basso consumo, per
esempio, caricano la minor quantità di acqua nel cestello,
lavano con risultati eccellenti a temperature molto basse e
hanno cicli di lavaggio rapido di durata inferiore. Infine
per quanto riguarda la lavastoviglie, se si vive soli o in due,
basta acquistarne un modello piccolo, da 6 massimo 8 coperti. È
auspicabile non mettere i piatti sporchi direttamente nel
cestello, ma sciacquarli prima sotto l'acqua. Inoltre è
opportuno non farla partire semi vuota ma optare per il mezzo
carico o attendere che si stata riempita con le stoviglie di due
pasti. Pentole e piatti si faranno asciugare poi aprendo lo
sportello per poi riporli, così facendo si evita di azionare il
programma di asciugatura e ciò fa risparmiare fino al 45% di
energia.
Dove posizionare l'unità interna del climatizzatore
Il
climatizzatore presenta il fine di ottimizzare la
temperatura in casa. Per poter godere appieno di questa
funzionalità è consigliabile ubicare l'unità interna, lo split,
in modo appropriato perché si potrebbe erroneamente incorrere
nell'effetto indesiderato.
L'aria diffusa dal
climatizzatore, sia fredda che calda, genera un effetto
che può causare malesseri agli abitanti dell'appartamento, ad
esempio, nel caso dell'aria fredda, fastidiosi torcicolli e
nevralgie. A tal proposito urge collocare lo split in un punto
dell'abitazione adeguato, così che l'aria emessa non colpisca in
modo diretto le persone. L'accorgimento da applicare, al di là
di dove si installi lo split, è quello di non porlo in punti in
cui le persone possano trattenersi a lungo: come il letto, la
scrivania, il tavolo da pranzo, la poltrona o il divano del
salotto e così via, mentre logico sarebbe indirizzare il flusso
d'aria circa una zona di transito. Dunque in sostanza
l'ideale sarebbe ubicare uno split per ciascun vano per
ottenere una climatizzazione perfetta ed omogenea per tutto
l'appartamento.
Una particolare attenzione
andrebbe prestata in camera da letto, dove è bene che l'aria emessa dallo
split non si rivolga in modo diretto verso il talamo, ma
piuttosto verso i piedi di quest'ultimo. Per quanto concerne la
zona giorno, e in particolar modo il salone,
generalmente i climatizzatori che vengono collocati presentano
una potenza maggiore rispetto a quelli consigliati per la zona
notte. Nel soggiorno o salone si consiglia che l'aria emessa sia
indirizzata solo verso le zone di transito. Ad ogni modo
l'ubicazione definitiva dello split dovrà coniugare una
serie di esigenze logico - pratiche, relative al flusso
d'aria ma anche quelle di carattere tecnico. Infatti lo split è
collegato, mediante dei tubi, con l'unità esterna del
condizionatore, per cui si suggerisce di collocarlo su una
parete esterna. In aggiunta ad esso deve essere allacciato un
canale di scolo della condensa e dunque è necessario montarlo in
modo che esso sia in posizione più alta rispetto al motore,
verso cui il canale si congiunge. Infine, nel valutare la
collocazione per installare lo split all'interno della casa, è
importante tener presente che essa deve essere raggiungibile in
caso di manutenzioni.
Proteggere gli elettrodomestici ed i computer da
sovraccarichi di tensione elettrica
In
estate si sa, nel pieno del caldo torrido, può scatenarsi senza
preavviso un temporale estivo anche molto violento. Il
temporale può provocare danni non indifferenti a
elettrodomestici e PC.
Per fortuna esistono
degli apparecchi volti a proteggere i dispositivi dal
sovraccarico elettrico, scaricando la tensione in
eccesso. Per far sì che televisioni, computer ed
elettrodomestici subiscano danni irreparabili è bene essere
previdenti. Elettrodomestici, computer, ma anche caldaie,
impianti di climatizzazione e di sicurezza come gli allarmi,
durante il periodo estivo sono a rischio se non adeguatamente
protetti.
La maggior parte degli elettrodomestici
sono infatti esposti alle sovratensioni e ai fulmini, che
rappresentano la prima fonte di danni e rottura di
apparecchiature elettriche ed elettroniche in case, aziende,
negozi e uffici.
Scaricatori di sovratensione e dispositivi di riarmo automatico
La soluzione più idonea a tali problemi risiede nello
scaricatore di sovratensioni, perfetto per proteggere i
dispositivi più a rischio come televisori, computer ed
elettrodomestici dalle sovratensioni di origine atmosferica. Lo
scaricatore agisce appunto scaricando a terra la tensione in
eccesso, provocata da fulmini o da altri eventi in grado di
causare danni permanenti agli elettrodomestici ed ai dispositivi
elettronici. Le sue dimensioni ridotte lo rendono un
sistema utile per la protezione, poi è semplice da installare in
quanto va semplicemente inserito nel centralino
dell'appartamento per tutelare l'intera abitazione dai
temporali. È stato provato che le scariche elettriche
date dai fulmini, e anche gli irrisori picchi di corrente
prodotti dalla linea elettrica esterna alla propria abitazione,
anche se di potenza inferiore rispetto ai fulmini, sono la causa
di guasto dei dispositivi elettronici.
Con
l'installazione di uno scaricatore di sovratensione ci si
assicura una protezione completa di tutto l'impianto elettrico.
L'indicatore ottico, posizionato frontalmente, cambiando colore
da verde a rosso avvisa del raggiungimento della fine del ciclo
di vita del dispositivo.
Sostituzione cavo elettrico
L'utilizzo
delle spine elettriche a lungo andare può logorare i
cavi nei punti più delicati o allentare i collegamenti
delle componenti interne. Le spine elettriche sono gli accessori
più usati in casa per usufruire dell'energia elettrica, mediante
queste ultime si alimentano infatti quasi tutti gli
elettrodomestici. Il frequente utilizzo delle spine elettriche
può ben presto provocare il danneggiamento dei cavi nei punti
critici. Così, attraverso dei falsi contatti o una scorretta
alimentazione elettrica, si pregiudica inevitabilmente anche il
funzionamento delle apparecchiature alimentate.
Piegature, curvature o tensioni inopportune, praticate
sul cavo della spina elettrica, possono logorare la parte di
isolante esterno di quest'ultima, così da far emergere in modo
pericoloso i conduttori di rame. In tale situazione, nonostante
avvenga comunque l'alimentazione elettrica per i molteplici
elettrodomestici, funge con il rappresentare un pericolo per chi
utilizza la stessa spina e relativo cavo, ed è necessario
evidenziare che la comune riparazione con l'avvolgimento
mediante nastro isolante accresce la condizione di pericolo.
Altre situazioni di pericolo possono
crearsi attraverso un utilizzo non attento degli
elettrodomestici portatili o per gli elettrodomestici il cui
cavo di alimentazione non abbia una posizione fissa di
riferimento. In tali casi, il cavo può facilmente e rapidamente
deteriorarsi a seguito del contatto con parti estremamente calde
degli stessi elettrodomestici.
Comunque sia un cavo di
alimentazione con o senza spina, se deteriorato, deve
essere sostituito. Per l'operazione di sostituzione è
preferibile affidarsi ad un tecnico esperto, così potrà eseguire
l'intervento in sicurezza. L'elettricista staccherà
l'alimentazione elettrica dal dispositivo generale del quadretto
o centralino. In seguito con trancia-cavi ed un cacciavite a
stella effettuerà la sostituzione del cavo di alimentazione
elettrica. Il cavo nuovo da sostituire dovrà presentare le
medesime caratteristiche del precedente, comprese le necessarie
certificazioni e marchi sovrapposti, e a tal proposito uno
spezzone del vecchio cavo potrà essere utilizzato come campione
di riferimento.
Ad ogni modo è consigliabile non
improvvisarsi elettricisti fai da te ma affidarsi
sapientemente alla professionalità di un tecnico abilitato.
Ugualmente, se il cavo o la spina sono danneggiati perché
bruciati a seguito di un eccessivo assorbimento di corrente, dis
-alimentata l'apparecchiatura elettrica è bene rivolgersi ad un
tecnico abilitato. A tal proposito potete contattare la nostra
azienda, forte della nostra trentennale esperienza.
Impianto fotovoltaico
E'
importante controllare, qualora aveste installato presso la
vostra abitazione dei pannelli fotovoltaici, le
loro condizioni. Infatti per avere il massimo rendimento è bene
periodicamente effettuare opportuni controlli.
Le condizioni
standard per i pannelli solari fotovoltaici presentano una
intensità luminosa di 1000 W/mq e una temperatura della cella di
25°C anche per il collaudo. Le condizioni standard di base per i
pannelli solari fotovoltaici valutano una intensità luminosa di
1000 W/m2, uno spettro AM 1.5 e una temperatura della cella di
25°C. Gli effetti dell'atmosfera nel fenomeno di irradiazione
solare sono vagliati circoscrivendo la massa d'aria unitaria
AM1 (Air Mass One) che descrive lo spessore di atmosfera
standard valicato in direzione perpendicolare alla superficie
terrestre e misurato al livello del mare. Essa è funzione anche
dell'angolo di elevazione solare, delimitato tra la linea del
sole e il piano orizzontale. Air Mass fuori dall'atmosfera è AM
= 0, mentre con un angolo di elevazione solare pari a 90° AM =
1.
Le considerazioni sopra citate perfezionano le norme per
l'installazione di pannelli solari fotovoltaici: non si deve
impiagare per alcun motivo la scatola di raccordo o i cavi
elettrici per alzare il complessivo modulo. È bene non montare
sul modulo o trattenersi in piedi sullo stesso. Bisogna prestare
cura nel non far precipitare il modulo e non lasciare che alcun
oggetto caschi su di esso, ne siano deposti oggetti pesanti sul
modulo per scongiurare la frattura del vetro. Per quanto
concerne gli inverter, occorre rammentare che essi operano con
tensioni costanti notevoli e l'allacciamento dell'inverter alla
rete elettrica deve essere eseguito da personale qualificato ed
autorizzato dal responsabile della rete.
I controlli basilari
per un'installazione sicura concernono l'ombreggiamento e
l'eventuale presenza di sostanze combustibili. I moduli
fotovoltaici per esplicare la loro funzione al meglio non devono
assolutamente essere oscurati. Infine, i moduli non devono
essere impiegati vicino ad apparecchi che emettono gas
infiammabili o in luoghi dove i gas possono essere posti.
Ogni
impianto viene individuato mediante un codice, poi è provvisto
di una targa con i suoi dati. La targa è posta sulla parte
posteriore del modulo e riporta tali informazioni: la
descrizione del prodotto e le sue caratteristiche elettriche.
Poi il valore di corrente ed il valore del voltaggio, fruibili
mediante i suoi cavi. I valori di tensione a circuito aperto e
di corrente in corto circuito. Tali valori sono tutti calcolati
in condizioni standard di verifica. Altri dati tipici dei moduli
sono il peso, e le dimensioni. Mentre per quanto riguarda il
collaudo dei moduli fotovoltaici, di solito l'azienda
fabbricatrice provvede anche alle possibili configurazioni di
collegamenti elettrici, attuabili con i moduli.
In ogni
caso prima
della connessione alla rete elettrica l'impianto fotovoltaico
deve essere verificato totalmente da personale tecnico
abilitato. L' accertamento dell'impianto fotovoltaico consiste
nell'esaminare tutti i cavi di connessione per essere sicuri che
il circuito non sia aperto o che non ci siano problemi di
collegamento, appurare il voltaggio di circuito aperto di
ciascun impianto e ispezionare la tensione di circuito aperto di
ogni serie. I valori calcolati devono coincidere alla somma
della tensione di circuito aperto di ogni singolo modulo,
provare la corrente di cortocircuito di ogni eventuale circuito
della serie. Le stime vengono eseguite con l'attrezzatura la cui
scala o la corrente massima stabilita devono superare di 1,25
volte la corrente di cortocircuito indicata per i moduli della
serie.
Gli impianti devono essere rivestiti con del
materiale opaco per disgiungere i cavi, quindi eliminare il
materiale opaco dal modulo che deve essere controllato e
misurare il voltaggio di circuito aperto dai suoi terminali. Per
effettuare il controllo degli impianti fotovoltaici
dovete rivolgervi a tecnici esperti e abilitati, a tal
proposito potete contattare la nostra azienda, forte di
un'esperienza ventennale nel settore.
Risparmio in bolletta
In
questi ultimi tempi alquanto difficili per i consumi a causa
della grave crisi economica, in molti sentono il bisogno
di risparmiare, soprattutto sulle bollette energetiche
che spesso possono risultare alquanto salate. Occorre fare le
scelte giuste, dalla scelta tra mercato libero
o a maggior tutela, alla tariffa
bioraria ad un uso responsabile degli
elettrodomestici: ecco come ridurre i costi della bolletta.
Per limitare i costi della propria bolletta
per la fornitura dell'energia elettrica, si inizia dalla scelta
del venditore. In base a quanto deciso dall'Unione Europea, da
alcuni anni in Italia ciascun consumatore può decidere da quale
gestore e a quali condizioni acquistare energia elettrica per le
esigenze della propria casa. Qualunque sia il contratto di
fornitura dell'energia elettrica per cui si opta, sia nel
mercato libero che in quello a maggior
tutela, devono essere presenti alcune clausole
fondamentali da tenere presenti:
- il costo del
servizio offerto dal venditore e i suoi possibili
cambiamenti nel tempo;
- il costo di eventuali
servizi aggiuntivi e spese a carico del cliente;
-
le modalità di fatturazione e quelle di
pagamento del servizio in cui vanno precisati il
criterio usato per la valutazione dei consumi.
Tariffa bioraria
È possibile agire proprio sui consumi ordinari del proprio
nucleo familiare e risparmiare sulla bolletta tramite la tariffa
bioraria. È dal 2010 che sono stati inseriti nella bolletta
elettrica i prezzi biorari che distinguono il prezzo
dell'energia in base alle fasce orarie di consumo. Le fasce sono
state catalogate dall'Autorità per l'energia e sono:
-
Fascia
F1 (ore di punta): da lunedì a venerdì: dalle ore 8.00 alle ore
19.00, escluse le festività nazionali
- Fascia F2 (ore
intermedie): da lunedì a venerdì: dalle ore 7.00 alle ore 8.00
e dalle ore 19.00 alle ore 23.00, escluse le festività
nazionali. Il sabato: dalle ore 7.00 alle ore 23.00, escluse le
festività nazionali
- Fascia F3 (ore fuori punta):
da lunedì
a sabato: dalle ore 00.00 alle ore 7.00 e dalle ore 23.00 dalle
ore 24.00. La domenica e festivi: tutte le ore della giornata.
Il prezzo dell'energia è dunque inferiore tra le ore 19:00 e
le 08:00 dal lunedì al venerdì, nella giornata di sabato,
domenica e nei giorni festivi. Quindi si può consumare di più in
queste ore e pagare meno.
Consumi responsabili
Senza
dubbio il risparmio aumenta se questi elettrodomestici si
presentano ad alta efficienza energetica, quindi appartenenti
alla classe energetica più alta, la A e
relative A+, A++ e A+++. Inoltre è necessario un
utilizzo responsabile degli elettrodomestici e
mettere in pratica determinati accorgimenti: sbrinare
regolarmente il frigorifero, usare lavatrice e lavastoviglie a
pieno carico e sostituire le lampadine con quelle a basso
consumo.
Gli innovativi piani cottura ad induzione
I
piani cottura ad induzione sono un'alternativa ai piani cottura
a gas tradizionali, di certo poco usati in Italia, in relazione
alla media europea. Queste tecnologie innovative rivoluzionano
il modo tradizionale di cucinare, inserendosi in modo perfetto
nel contesto casalingo moderno. Per cuocere i cibi in modo
efficiente è possibile impiegare un piano cottura ad induzione.
I piani cottura ad induzione presentano caratteristiche
interessanti e riservano svariati vantaggi, non ultimo quello di
contenere i consumi di energia.
Piani a induzione
costituiscono un vero e proprio mercato di nicchia, sono quindi
ancora poco conosciuti e spesso guardati con diffidenza. Nel
resto d'Europa invece si usano in maniera diffusa già da qualche
anno e vengono addirittura imposti in alcuni condomini dove, per
ragioni di sicurezza, è vietato l'impianto a gas.
Come funzionano i piani cottura a induzione?
La cottura ad induzione
sfrutta le correnti magnetiche generate dalle bobine del piano
in modo che sia il fondo della pentola a riscaldarsi, non il
piano cottura, che resta freddo. Il risparmio energetico è
dunque garantito perché l'energia utilizzata serve a generare il
calore solo dove e quando è necessario. Per questa serie di
motivi il piano cottura ad induzione sta conoscendo
gradualmente un grande successo nella categoria degli
elettrodomestici. Questo successo in particolare è dato dal
notevole rendimento,
in quanto il calore ottenuto è lo stesso degli altri tipi di
piano, ma ottenuto con consumo di energia di gran lunga
inferiore, con dispersioni minime. In relazione ad un comune
piano a gas, a parità di energia impiegata (2000 W), questo
rende il 50% per generare una potenza di 1000 W in pentola,
contro i 1800 W prodotti dall'induzione, con rendimento del 90%.
Inoltre l'aspetto della sicurezza, nel caso di un piano cottura a
induzione, è un'ulteriore vantaggio a favore di questa
tecnologia. Oltre all'affidabilità dal punto di vista elettrico
contro i rischi di un impianto a gas, c'è anche la sicurezza
d'uso contro rischi che possono inavvertitamente accadere in
cucina. Basti pensare che poggiando una mano sopra questa
tipologia di piani cottura non succederà assolutamente niente,
la mano avvertirà solo il freddo del piano di induzione, perché
tale tecnologia va a riscaldare solo le pentole adatte a
questo scopo, ad esempio quelle con il simbolo
del solenoide sul fondo (che dev'essere piatto e in
materiale ferromagnetico).
Inoltre è da considerare il fatto che, essendo la
superficie del piano di cottura ad induzione in vetroceramica,
risulta semplice da pulire in quanto liscia e senza ostacoli.
La cottura a induzione è anche precisa, perché si ha
la
possibilità di regolare la potenza. Dunque si garantisce una
temperatura perfetta sia per cotture che richiedono una potenza
elevata sia per quelle molto delicate, riducendo il rischio che
i cibi si attacchino o si brucino. I piani cottura ad induzione
risultano essere estremamente affidabili e consentono di
risparmiare energia elettrica in bolletta.
Per
l'installazione di questa nuova tipologia di elettrodomestico
contattateci con fiducia e provvederemo in poco
tempo a fornirvi un nosro preventivo e un nostro intervento.
Aspirapolvere centralizzato
L'aspirapolvere
centralizzato potrebbe apparire come un elettrodomestico
inusuale, in quanto non è molto diffuso fra le casalinghe ma una
volta testata la sua efficacia non potrete più stare senza.
Infatti l'aspirapolvere centralizzato è provvisto di una potenza
di gran lunga superiore a dispetto della classica aspirapolvere
e inoltre non genera inquinamento acustico, il che non è poco.
Un sistema di aspirapolvere centralizzato risulta essere
molto utile in quanto rimuove le polveri sottili ed
impercettibili che rendono impura l'aria che si respira nel tuo
appartamento. Tale impianto ha prestazioni eccellenti: è formato
da una centrale di aspirazione e da prese terminali ubicate nei
vani dell'appartamento, e tramite delle tubazioni sotto traccia
sono collegate alla centrale.
La centrale di aspirazione,
oltre a possedere una notevole potenza rispetto alle
aspirapolveri commerciali, risulta fenomenale per quanto
concerne la portata di aria al minuto e di prevalenza, ossia la
resistenza in grado di vincere in aspirazione. Tali
caratteristiche permettono ad un'aspirapolvere centralizzato di
igienizzare più ambienti contemporaneamente. Anche il trambusto
prodotto da un sistema centralizzato di aspirazione è inferiore
in relazione a quello di un aspirapolvere comune.
È
possibile inserire l'aspirapolvere centralizzato con più
semplicità nei nuovi edifici, in quanto qui si può ideare
l'ubicazione nell'abitazione di un locale tecnico dove eseguire
il montaggio della centrale di aspirazione. In seguito si
installano le tubazioni che congiungono la centrale alle varie
prese a servizio dei vani dell'abitazione da pulire. La posa in
opera ha luogo come tutti gli altri impianti elettrici, ma ci
sono a riguardo norme più flessibili. In primis i tubi devono
essere inseriti sotto traccia. Sotto il pavimento le tubazioni
dovranno dunque salire lungo la parete ed essere corrispettive
alle prese di aspirazione.
Dunque l'installazione dell'aspirapolvere
centralizzato è facilmente attuabile. Per quanto riguarda invece abitazioni
alquanto datate, l'inserimento di un sistema di aspirazione
centralizzato con le rispettive tubazioni potrà avere luogo nel
caso in cui si possa proseguire con dei piccoli interventi. Si
dà il caso che questi tubi possono essere stanziati sotto i
solai di calpestio, se ad esempio risultano essere uno
scantinato o una cantina. È importante ricordare che così come
per qualsiasi altro impianto, l'installazione dell'aspirapolvere
centralizzata deve avvenire rispettando le norme vigenti in
materia per garantire la sicurezza dell'utente.